mercoledì 2 ottobre 2013

Bentornato Mario!


Mettiamoci l'anima in pace, i giochi 3D di Super Mario ormai hanno preso una strada ben definita: visto il successo della serie NEW, infatti, alla Nintendo devono aver capito che il loro idraulico preferito si sente molto più a suo agio nelle due dimensioni, e dal primo Galaxy in poi ogni nuova apparizione del terzo e sofferto asse cartesiano ha portato ad un progressivo avvicinamento verso i capitoli 2D. 
Ogni livello è un semplice percorso: vai dal punto A al punto B. Con Galaxy 2 abbiamo anche perso il mondo centrale che fungeva da collegamento per tutti i livelli. Vi ricordate il meraviglioso castello di Peach in Mario 64 o la simpaticissima Delfinia in Sunshine? Ecco, accontentatevi del ricordo...
Insomma, tutta la fase esplorativa che ha reso indimenticabile quel capolavoro di Super Mario 64, e presente in parte anche in Super Mario Sunshine, è scomparsa. Temo per sempre. E non solo in Mario. Avete più visto un platform come quelli dell'epoca Nintendo 64 o PSone? Se ne conoscete uno fatemelo sapere. Forse solo il gioco indie A Hat in Time cerca di recuperare quelle meccaniche ingiustamente soppresse. 

Detto questo, il nuovo Mario spacca di brutto!

Il trailer mostrato all'E3 e i primi video di gameplay non mi avevano affatto convinto. Probabilmente era un problema di aspettative: per una console nuova ed originale come il Wii U mi aspettavo un Mario che lasciasse tutti a bocca aperta. Invece lì per lì 3D World sembrava solo il porting di 3D Land con l'aggiunta della modalità per 4 giocatori.
Da amante di Mario e dei platform in generale c'ero rimasto parecchio male. Ho deciso quindi di non pensarci. Ho scelto di accantonare il gioco e di concentrare tutta la mia attenzione su altro. Ho aspettato con trepidazione Pikmin 3, The Wonderful 101, Rayman Legends e il purtroppo posticipato Tropical Freeze. C'è anche Wind Waker, ma come sa chi mi segue da un po' la febbre per il remake di Zelda mi è salita solo di recente. 
Però il faccione baffuto di Mario continuava ad apparirmi davanti agli occhi. Mario è la ragione per cui amo i videogiochi e non potevo far finta di nulla. Senza dire niente a nessuno ho guardato e riguardato i video di gameplay dell'E3. Di notte, mentre Atramess dormiva accanto a me, tiravo fuori il cellulare e leggevo commenti su commenti in tutti i forum possibili. Avevo fame di Mario. Io ho bisogno di Mario. Ho bisogno che Mario risplenda come sempre nell'olimpo dei videogame. 
E piano piano ho cominciato a sperare che oltre alla tutina da gatto ci fosse altro. Aspettavo con una silente trepidazione che Nintendo mi rivelasse il vero 3D World. Mi bastava giusto un assaggio, una sbirciatina brevissima, una parola di Iwata che mi rincuorasse e riponesse di nuovo la mia stima e fiducia in Nintendo. 

Come diceva Alby puntando la spadina di Frodo sugli zebedei di Miyamoto "Un Mario bello!" Vogliamo un Mario bello!

E così è stato. 
Sono bastati due minuti di trailer per rivoltare come un calzino la mia opinione di 3D World. E come la mia credo si sia rivoltata quella di tanti altri (giusto Alby tiene ancora il muso). 
Il nuovo Mario ha tutte le carte in regola per essere l'ennesimo capolavoro sfornato dalla Grande N. Forse non lo sarà, chissà, magari sarà il platform più semplice della storia, e questo mi farebbe incazzare parecchio. Ma ora almeno abbiamo un motivo per sperare. Prima d'ora non era mai successo che non aspettassi con impazienza l'uscita di un nuovo capitolo tridimensionale di Super Mario. Avevo la fottutissima paura che la delusione provata all'E3 fosse il segnale che la Nintendo era definitivamente cambiata, che non fosse più quella di un tempo. 
Ma mi sbagliavo.

Super Mario 3D World è il prossimo gioco da aspettare, sognare, agognare. E io lo voglio. ORA!
Anche A Hat in Time però non sembra affatto male.



1 commento:

  1. Io dal canto mio ho sempre pensato bene di questo nuovo 3D World, sapevo che Nintendo non avrebbe deluso.

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